Dovrebbe essere la culla della biodiversità: invece, il nostro mare è invaso da enormi quantità di rifiuti, come riscontrato dagli oltre settecento volontari di Marevivo, che a settembre sono scesi in campo per l’International Coastal Cleanup, l’evento annuale internazionale di pulizia delle spiagge.
Solo nell’ultimo mese sulle nostre coste sono state raccolte oltre 4 tonnellate di rifiuti di tutti i tipi. Il triste podio è occupato da mozziconi di sigaretta, abbandonati sulle spiagge da consumatori spesso poco informati sul corretto smaltimento di questi rifiuti; al secondo e terzo posto troviamo, rispettivamente, tappi di plastica e cotton fioc, seguiti da bottiglie di plastica e attrezzi da pesca.
Sono otto le regioni italiane in cui i volontari di Marevivo, in collaborazione con diverse associazioni sul territorio, sono intervenuti dal mese di settembre ad oggi. Di queste, la Sardegna risulta essere quella con il maggior numero di attività di cleanup e di imondizia rinvenuta (circa 3.544 chili), seguita da Toscana (381 chili) e Lazio (188 chili). A differenza di altre regioni, in Sardegna gli interventi hanno interessato le spiagge libere, meno turistiche e dove spesso le mareggiate portano pattume di ogni tipo.
«È davvero desolante vedere tutti questi rifiuti sulle nostre coste», ha detto Dalila Aiò, una volontaria di Marevivo Sud Sardegna. «Oltre a quelli che troviamo più di frequente abbiamo raccolto rifiuti ingombranti, giocattoli di plastica, palloncini e una quantità incalcolabile di microplastiche. All’inizio di settembre, abbiamo addirittura recuperato una busta piena di addobbi natalizi. La cosa peggiore è pensare che tutto questo è dovuto ad attività antropiche, che siamo noi con i nostri comportamenti a ridurre così il nostro mare».
L’iniziativa globale è promossa dall’associazione internazionale Ocean Conservancy che si occupa di raccogliere dati relativi ai rifiuti trovati sulle spiagge di tutto il mondo. A livello globale, a settembre sono state raccolte e catalogate nel database internazionale quasi 300 tonnellate di rifiuti, pari al peso di circa 10 balene adulte.
Per contrastare l’abbandono di rifiuti nel mare Marevivo ha lanciato la campagna “No usa e getta”, contro l’utilizzo del monouso e per sensibilizzare le persone sull’importanza di smaltire correttamente i rifiuti e, laddove possibile, riciclarli, così da ridurre la produzione di quella plastica usa e getta che rappresenta il 90% dei rifiuti plastici che si riversano negli oceani.